Non ci sono parole, solo dolore
Tommaso è morto.
E' difficile avere parole per descrivere un'immensa tristezza.
Addio Tommaso.
Sinceramente ancora non so cosa pubblicare, ho tante idee e devo decidermi.
Tommaso è morto.
Se la scritta è opera dei rapitori comunque significa che qualcosa si sta muovendo.
Vogliamo Tommaso libero!
Diventa difficile scrivere ancora qualcosa sul rapimento del piccolo Tommaso Onofri.
Questa ipotesi, cioè che si tratti di professionisti, come già ebbi modo di scrivere, è la più rassicurante per la salute del bambino e per la sua sorte.
Per quanto riguarda la fuga sono sempre molto attirato dall'idea che la fuga sia avvenuta in autostrada. Mi immagino uno scenario che vado a descrivere.
I rapitori arrivano in moto lungo la TAV, parcheggiano la moto sulla TAV, vicino all'autostrada, vanno a piedi verso la casa degli Onofri, nel frattempo arriva un auto con almeno due persone a bordo, di cui una è donna.
Eseguito il rapimento i due sequestratori scappano a piedi, raggiungono l'autostrada e passano da sopra alla rete il bambino. L'auto fugge lungo l'autostrada, la moto lungo la TAV.
Questo permette, al gruppo con il bambino, di riuscire ad allontanarsi di parecchi chilometri prima dell'inizio delle ricerche.
Non capisco perché sia dato così poco credito a questa tesi, anche il criminologo Francesco Bruno l'ha esclusa categoricamente.
Purtroppo questi miei ragionamenti non servono per risolvere il caso.
Vogliamo Tommaso libero!