Sinceramente ancora non so cosa pubblicare, ho tante idee e devo decidermi.

22 marzo 2006

I genitori intervistati

Finalmente i genitori di Tommaso hanno parlato e hanno raccontato lo svolgimento dei fatti durante lo speciale di "Chi l'ha visto?".

Ovviamente è la loro versione, ma comunque offre spunti di ragionamento. Sarebbe stato interessante avere anche la versione degli inquirenti, ma, ad indagini in pieno svolgimento, non è pensabile che ciò avvenga.

Il racconto, se vero, ed io penso che lo sia, sgombra il campo da molte imprecisioni che venivano raccontate e che rendevano più difficile l'analisi dei fatti.

Da quanto esposto da Paolo Onofri e dalla moglie si evince che i rapitori sono sicuramente dei professionisti o comunque dei criminali usi ad azioni di questo tipo.

Provo ad elencare i punti che mi portano a questa affermazione:
  • Il blackout del sabato precedente che fa immaginare ad una prova
  • La sparizione del cane (lo stesso sabato) per permettere di agire più indisturbati
  • La scelta di una notte con poca luna
  • L'assoluta freddezza durante l'azione
  • L'efficienza dell'azione
  • La fuga perfettamente riuscita
  • La mancanza di tracce od impronte

Questa ipotesi, cioè che si tratti di professionisti, come già ebbi modo di scrivere, è la più rassicurante per la salute del bambino e per la sua sorte.

Per quanto riguarda la fuga sono sempre molto attirato dall'idea che la fuga sia avvenuta in autostrada. Mi immagino uno scenario che vado a descrivere.

I rapitori arrivano in moto lungo la TAV, parcheggiano la moto sulla TAV, vicino all'autostrada, vanno a piedi verso la casa degli Onofri, nel frattempo arriva un auto con almeno due persone a bordo, di cui una è donna.

Eseguito il rapimento i due sequestratori scappano a piedi, raggiungono l'autostrada e passano da sopra alla rete il bambino. L'auto fugge lungo l'autostrada, la moto lungo la TAV.

Questo permette, al gruppo con il bambino, di riuscire ad allontanarsi di parecchi chilometri prima dell'inizio delle ricerche.

Non capisco perché sia dato così poco credito a questa tesi, anche il criminologo Francesco Bruno l'ha esclusa categoricamente.

Purtroppo questi miei ragionamenti non servono per risolvere il caso.

Vogliamo Tommaso libero!