L'attesa
Diventa difficile scrivere ancora qualcosa sul rapimento del piccolo Tommaso Onofri.
Non sta accadendo niente di nuovo, non si vede uno spiraglio, è grande la paura che Tommaso possa svanire nel nulla, che non venga mai più ritrovato.
Gli inquirenti mostrano cauto ottimismo, fanno capire che hanno una pista sicura su cui stanno lavorando, che hanno circoscritto la zona nella quale si trova il bambino ed i suoi sequestratori. Filtrano alcune notizie, pare che gli investigatori stiano cercando due persone di origine calabrese, forse due fidanzati o forse padre e figlio.
Eppure l'impressione per chi sta fuori è diversa, è difficile essere ottimisti. E' possibile che servano tanti giorni per identificare i rapitori se effettivamente si ha una buona pista e si conosce veramente la zona in cui il piccolo viene detenuto? E poi, se la localizzazione è corretta non è assai facile che i criminali, sentendosi braccati, siano già fuggiti in un altro posto?
Purtroppo non si può fare nient'altro che attendere, sperando che le prossime notizie siano buone.
Vogliamo Tommaso libero!

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