Sinceramente ancora non so cosa pubblicare, ho tante idee e devo decidermi.

19 marzo 2006

Torniamo all'inizio

Niente, nulla, nessuna traccia, Tommaso Onofri è come svanito. Introvabile.

Per riuscire a sparire così bene significa che i rapitori sono veri professionisti. E' ormai chiaro a tutti che non si è trattato di un'incursione casuale, ma di un sequestro pianificato ed organizzato con cura.

Banditi ben organizzati che, però, un qualche legame con la famiglia Onofri ce lo devono avere. LO abbiamo già ricordato, a Casalbaroncolo non ci sono arrivati per caso. La ricerca di quale possa essere questo legame è uno dei campi di investigazione più importante. Sicuramente i magistrati stanno già agendo in questo modo.

L'altro campo di investigazione che può dare buoni risultati è l'analisi del rapimento. Dallo studio dettagliato di questo avvenimento possono venire fuori indicazioni utili, sia grazie alle analisi scientifiche sia dalla ricostruzione dei fatti.

Al rapimento, unica cosa certa della vicenda, hanno assistito tre persone (due adulti ed un bambino). I racconti dei testimoni, confrontati con le informazioni raccolte dalla scientifica potrebbero permettere di capire come effettivamente è avvenuto il sequestro.

Bisognerebbe sapere se gli investigatori hanno provato a ricostruire il fatto, cioè se, presso la cascina di Casalbaroncolo, hanno simulato il rapimento e la susseguente fuga. Da queste simulazioni, fatte sul campo, si può cercare di capire quale sia stato lo svolgimento dei fatti più plausibile.

Per imboccare la strada giusta bisognerà continuare ad analizzare in dettaglio il racconto del rapimento, fintanto ché non salti fuori qualche particolare che possa permettere agli inquirenti di battere una nuova pista.

Insomma bisogna tornare all'inizio, a quel maledetto 2 marzo.

Vogliamo Tommaso libero!